25 de desembre del 2008
bon nadal!
Non mi toccare, vuoi farmi morire?
Sapessi ieri come ero lontano, lontano.
Ho bisogno di dormire. Ma che voglia di te?
Lassù credevo d’impazzire in mezzo al cielo
tra miliardi e miliardi di stelle, ero solo da morire.
Così ho acceso la radio tra gli auguri,
—ma come gli auguri? — si sentiva cantare.
E io lì solo, ci pensi, da solo a guardare le stelle,
le stelle —ma che andassero a cagare—,
così ho capito che tra poco è Natale
e che ero lì come uno scemo e che dovevo tornare.
Perché spegni la luce, vuoi far finta di dormire?
So che ti piace se ti guardo, e se ti parlo magari sorridi,
mentre fai finta di dormire. Va bene, allora ascoltami un po’:
Lo sai che prima di partire mi son sentito gelare le mani?
Guardando di fuori, non hai l’idea che confusione.
A un certo momento le stelle del cielo si son mesere
a girare e hanno fato una strada d’argento
che i miei occhi non potevano guardare.
Sono stati i pastori i primi a pasare, seguiti dai re magi
sui loro elefanti, mentre gli angeli cominciavano a cantare…
Ma non è niente, una cosa da niente, se penso a una casa
col sole in cima alla collina, e che tra poco, tra poco è mattina.
Tra un’ora ti svegli, mi guardi e sorridi…
Buon Natale!
stornello, lucio dalla [i r. cellamare], viaggi organizzati (pressing – rca, 1984), i lorenzo mattotti. stanze (carbó sobre paper, s. d.)
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